I benefici di questa pratica sono ben descritti in questo PDF di Susan Kelly. Ci sono dei veri e propri corsi su come diventare dei facilitatori grafici anche se questa professione in Italia, per quanto ne so, non e' molto richiesta...
In Italia vi sono delle descrizioni accademiche del mestiere di facilitatore grafico che spiegano la difficolta' e la preparazione interdisciplinare necessaria per svolgere il mestiere, ma credo che la scarsa considerazione goduta da tutte le arti in Italia renda il mestiere di facilitatore molto difficile da far comprendere e da "vendere" in azienda.
Quello che ritengo possa essere invece compreso ed apprezzato nel mondo del lavoro sono le tecniche utilizzate per rendere piu' produttivi gli incontri aziendali e le riunioni, riducendone la durata, migliorando la presa di decisioni, aumentando il consenso rendendo esplicite le posizioni individuali e facendo partecipare attivamente tutti i membri di una riunione.
La facilitazione grafica e' usata in format molto famosi come i "World Cafe'" - sessioni di conversazione mirata per favorire il cambiamento a livello aziendale o comunitario. Non ho avuto modo di partecipare ad alcun World Cafe' in Italia ma non e' detto che ne proponga uno a casa mia in campagna per vedere come reagisce il mercato italiano... Sono un po' scettico ma perche' non provare?
A prima vista sembra molto semplice e credo che la maggior parte delle persone creda che la difficolta' stia nella rappresentazione grafica dei concetti e nella "vena artistica" necessaria. Invece per quel che mi riguarda, le difficolta' sono molto piu' legate alla gestione delle dinamiche di gruppo, alle problematiche di faciltazione mente gli aspetti grafici necessari possono essere appresi ragionevolmente in fretta.
Credo si tratti di imparare un nuovo "alfabeto" grafico per esprimersi rapidamente. I concetti rappresentati con un numero molto limitato di grafiche.
Una guida che mi e' stata utile per comprendere queste grafiche e' il Bikablo della tedesca Neuland.
Ne hanno prodotte due versioni.
Le ho trovate utili per confrontarmi su come altre persone rappresentano concetti astratti come "qualita'" "successo" ecc.
Gli oggetti comuni hanno una rappresentazione univoca e semplice. Ad esempio "borsa", "cravatta" sono concetti semplici da visualizzare e l'unico errore da evitare e' quello di concentrarsi sulla rappresentazione esatta dell'oggetto. Infatti il trucco per una rappresentazione efficace e rapida e' quello di concentrarsi sull'essenza dell'oggetto stesso e coglierne gli elementi caratterizzanti e piu' rapidi da disegnare. Con un po' di pratica, oltre che divertendosi, si imparano a rappresentare moltissimi oggetti e concetti in fretta.
Per quanto invece riguarda gli aspetti di rappresentazione dei processi, comprensione delle dinamiche interpersonali, gestione dei conflitti, ecc. non e' cosi' semplice impararli.