Credo che effettivamente questo sia quello che ci aspetta. E' l'evoluzione delle attuali interfacce utente.
Molte aziende stanno lavorando per realizzare questo futuro "digitale".
In effetti, a pensarci bene, è fin troppo "digitale". Sembra che tutto finisca con l'interazione basata sul "dito".
Il futuro qui rappresentato è troppo immateriale. Dimentica la mano dietro al dito. Dimentica la materialità del corpo.
Gli strumenti dell'uomo sono degli amplificatori delle potenzialità dell'uomo. E questo futuro, per quanto affascinante a prima vista, pone dei problemi su cui riflettere.
Il video che ho trovato non ha la prospettiva del futuro che vorrei. E' troppo limitato. Uno sfiorare continuo di superfici e una visualizzazione di dati non manipolabili e difficili da sentire.
Le mani invece sono molto di più del dito. Le mani sentono e le mani manipolano. Le mani sentono molte sensazioni e il nostro cervello è capace di integrarle. Quando apro il tappo di un barattolo di marmellata questo fa resistenza. Per chiuderlo devo essere preciso e posizionarlo correttamente. Quando costruisco modellini devo plasmare della materia, che obbedisce ad una serie di forze di natura che il mio corpo da sempre ha imparato a conoscere.
Credo che sia importante pensare anche ad un futuro diverso per le interfacce con la realtà che ci circonda.
Indagherò su cosa stanno pensando i maestri dell'interazione uomo macchina. Per ora quello che ho visto è una estensione di quello che vedremo nei negozi a natale o poco più...
Siamo solo agli inizi del secolo delle interfacce.